1. Finalità del Codice Etico.
La Fondazione Mario e Ofelia Martoglio si dota di un Codice Etico per esplicitare le norme etiche che segue nel suo operare. Ogni persona o Ente che intende sostenerla può così conoscere i principi etici che ispirano la sua gestione e le sue operazioni. Allo stesso tempo la Fondazione dichiara di non voler ricevere sostegno da chi non professa principi simili di azione.
2. Principi generali.
Centralità della persona.
Mettendo il primato alla persona al centro del suo agire, la Fondazione conferma il suo scopo fondamentale: la riduzione, ove non sia possibile l’eliminazione, del disagio fisico, psichico, morale e sociale delle persone e a migliorare il benessere di vita secondo il suo motto: “Res semitae, homo finis”. Tutte le operazioni hanno come scopo diretto o indiretto questa finalità della Fondazione.
Osservanza delle leggi.
La Fondazione, nello svolgimento della propria attività, rispetta interamente le leggi comunitarie, nazionali e regionali e non intende intrattenere nessun rapporto con chi non è allineato su tale principio, anche quando condotte diverse potrebbero arrecare benefici e vantaggi.
Trasparenza.
La Fondazione imposta la propria attività alla massima trasparenza. Le informazioni e le comunicazioni vanno rese in termini chiari e comprensibili, allo scopo di consentire la loro facile comprensione.
Criteri di gestione economica.
La Fondazione svolge la propria attività secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, attraverso l’uso ottimale delle risorse disponibili e l’eliminazione di fattori di spreco o di indebito aggravio.
Riservatezza.
La Fondazione assicura in ogni settore della propria attività il rispetto delle norme e delle regole in materia di riservatezza.
Nell’acquisizione, trattamento e comunicazione dei dati sensibili (in specie ex D.Lgs. 196/2003), l’Amministrazione osserva le modalità necessarie per tutelare la riservatezza dei dati. Alle persone che collaborano con la Fondazione è fatto divieto di utilizzare le informazioni di cui sono venuti a conoscenza per scopi diversi rispetto alla stretta esplicazione delle loro funzioni d’ufficio. La Fondazione si aspetta anche dai finanziatori una pari riservatezza sulle informazioni che vengono loro date.
3. Gestione patrimoniale.
Gestione del patrimonio della Fondazione.
I beni, dichiarati indisponibili e non destinati a supportare il buon funzionamento della Fondazione stessa, sono investiti in modo da portare reddito per finanziare le sue attività. Gli investimenti, prima di seguire il principio del massimo rendimento, seguono il principio del valore etico del campo di investimento.
Gestione fondi in entrata.
Verifica delle donazioni.
La Fondazione accetta con riconoscenza le donazioni offerte, prima però si riserva di verificare la legalità dell’origine dei fondi offerti e le condizioni di utilizzo poste dall’Offerente.
Trasparenza e correttezza verso i finanziatori.
I soggetti che supportano economicamente la Fondazione sono posti nella condizione di avere informazioni complete e precise sulle attività che li riguardano, in particolare sono forniti loro tutti i dati necessari perché possano operare scelte consapevoli. Nello svolgimento degli adempimenti di carattere economico sono resi loro noti tutti i dati utili per cogliere la reale gestione economica dei fondi ricevuti.
Sono evitati gli investimenti che portano, anche indirettamente, vantaggi economici a membri del Consiglio.
Gestione fondi erogati.
La Fondazione finanzia solo attività dal valore etico cristiano intrinseco.
I finanziamenti sono versati solo a Enti costituiti a norma di legge e in grado di fornire regolare documentazione dell’uso fatto dei fondi ricevuti.
La Fondazione verifica sempre l’uso reale dei fondi conferiti.
Sono evitate le erogazioni che portano un vantaggio economico a membri del Consiglio.
4. I membri del Consiglio.
Sono i diretti responsabili della gestione della Fondazione e quindi anche dell’esatta applicazione del Codice Etico.
Sono i responsabili primi nel segnalare al Consiglio ogni trasgressione. Il Consiglio analizza ogni segnalazione ricevuta e lascia traccia nei suoi verbali delle valutazioni e delle decisioni prese.
Non assumono nessun impegno a nome della Fondazione prima del parere favorevole del Consiglio.
Non è possibile inserire nel Consiglio persone legate a Consiglieri in carica da vincoli di parentela o di affari. Fanno eccezione i soci fondatori.
5. Il Codice Etico.
Votazione e revisione di questo Codice Etico.
Questo Codice Etico è votato all’unanimità dai Consiglieri. In seguito allo sviluppo stesso della Fondazione, questo Codice Etico può essere rivisto solo con approvazione unanime.
Segnalazioni di mancata applicazione del Codice Etico.
Chiunque abbia fondate motivazioni per ritenere che il Codice Etico non sia stato osservato in qualche attività della Fondazione può segnalarlo mediante PEC all’indirizzo fondazionemartoglio@pec.it La Fondazione darà risposta, sempre mediante PEC, entro 60 giorni.