Laboratorio motoristico Ing. Martoglio

presso casa di carità arti e mestieri

La Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus è un ente storico di formazione professionale no profit, di proposta cristiana, che ha come scopo l’istruzione, la formazione e la promozione professionale, umana, culturale, sociale e spirituale delle persone. Opera progettando, coordinando e realizzando attività di ricerca, di orientamento, di istruzione e formazione, di aggiornamento e di accompagnamento al lavoro.
La formazione al lavoro, il sostegno all’inserimento e alla crescita professionale e sociale delle persone, la valorizzazione e l’aggiornamento delle risorse umane lungo tutto l’arco della vita, consentono alla Casa di Carità di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dei territori in cui opera e delle realtà socio-economiche locali, in un’ottica di responsabilità e solidarietà, con attenzione particolare e privilegiata a chi è a rischio di emarginazione.

Il 24 novembre 2017 è stato inaugurato, nella sede torinese della Casa di Carità Arti e Mestieri il rinnovato laboratorio di meccanica motoristica. Il laboratorio è stato dedicato al ricordo dell’Ing. Mario Martoglio, imprenditore del settore.

La ristrutturazione è stata eseguita grazie all’intervento della Fondazione Mario e Ofelia Martoglio.

Riportiamo l’intervento che il Vice presidente, Carlo Novo, ha pronunciato a nome della Fondazione:

“Nella vita di ognuno di noi succedono tanti accadimenti, anche semplici, che tante volte non comprendiamo o di cui non ne vediamo la loro giusta prospettiva. Essi ci appaiono una serie di casualità, un intreccio di fili, di colori e misure diverse, senza un disegno ben preciso. Ma il Signore, che nel suo grande telaio sta ricamando la vita di ognuno di noi, conosce il disegno, vede il progetto e ci guida nella sua realizzazione.

Scopriamo oggi che uno di questi fili intreccia due persone che hanno percorso strade diverse di vita. Il Venerabile Fr. Teodoreto, fondatore dell’Unione Catechisti e di quest’opera, la Casa di Carità nata quasi un secolo fa e voluta dalla Provvidenza divina, educatore di giovani e per il quale è in corso la causa di Beatificazione.

Oggi qui, in questa sua opera in cui le sue spoglie riposano, quel filo invisibile, lo fa incontrare con l’Ing. Mario Martoglio, imprenditore brillante, persona retta e generosa che ha molto operato e costruito nel suo cammino, fondando aziende, dando lavoro sul territorio a tante persone e soprattutto aiutando spesso in forma anonima, chi avesse avuto bisogno di sostegno sia morale che materiale.

Forse questo intreccio di fili non è casuale, ma la realizzazione di un bene più grande che a volte noi non vediamo perché non conosciamo ancora il disegno, probabilmente allo stato di abbozzo che sta a noi dipingere con i colori giusti e i particolari migliori.

Quasi certamente i fili dei nostri due personaggi si erano già incrociati negli anni 40, quando il giovane Mario Martoglio frequentava il Collegio San Giuseppe, nello stesso periodo in cui vi operava Fr. Teodoreto. Le biografie del Venerabile recitano che, in quegli anni, egli, già malfermo di salute, era impegnato “come aiutante nelle classi, nella sorveglianza e per incarichi speciali” e che dava esempio di devozione con la sua costante preghiera ai giovani studenti che ne risultavano positivamente colpiti. Chissà se ci sono stati dei contatti di tipo educativo fra i due? Mi piace pensare che l’evento di oggi possa rappresentare il completamento di parte del ricamo divino e una forma di riconoscenza da parte dell’Ing. Martoglio nei confronti del Venerabile fr. Teodoreto per quanto da lui ricevuto.

Fr. Teodoreto e Mario hanno avuto alcune caratteristiche comuni, la fede, la tenacia e la perseveranza nel realizzare le loro opere; hanno sempre creduto nei giovani, nel talento, nella capacità, nella volontà di fare bene e del bene. Questa Casa di Carità ne è l’esempio. Mario ha sempre sostenuto chi ha avuto voglia di darsi da fare, di impegnarsi, di costruire qualcosa; molti giovani sono entrati nelle sue aziende e alcuni ne sono poi divenuti soci cominciando con lui il un cammino di lavoro e di vita. La presenza oggi di alcuni di loro è la testimonianza dei valori professionali e umani che sapeva trasmettere.

La ristrutturazione di questo laboratorio costituisce uno dei primi passi della Fondazione Mario e Ofelia Martoglio, sorta un anno fa, per volere della Signora Ofelia, che nella sua vita ha sempre sostenuto Mario, con presenza discreta, sicura e costante dandole la possibilità di esprimere tutto se stesso. A sua volta la signora Ofelia è stata sempre sostenuta da Mario nelle sue opere di filantropia e di volontariato che caratterizzano la sua vita.

Ci fa piacere oggi la presenza di altri suoi parenti: la sorella e i nipoti che testimoniano gli stretti affetti familiari costantemente coltivati.

Questo laboratorio, che abbiamo voluto scegliere come primo atto significativo per il campo di attività propria dell’Ing Martoglio, costituisce un suo ricordo e un impegno per proseguire queste iniziative.

Ma c’è di più ancora. Circa un anno fa, in fondazione abbiamo intrapreso uno studio su un progetto alimentare e casualmente siamo entrati in contatto con la Messa del povero, nella quale andremo a fare il nostro prossimo intervento strutturale. Anche questa opera, scopriamo dopo, essere sorta su impulso di Fratel Teodoreto: il ricamo continua!”